Articolo "Grazie a EDUKA2 la scuola è senza confini"

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Descrizione
Al via presso la sede della Società Filologica Friulana a Udine le prime attività del progetto “EDUKA2 - Per una governance transfrontaliera dell'istruzione-Čezmejno upravljanje izobraževanja”, sviluppato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020 e sostenuto anche dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. 
Presentato il 12 ottobre a Trieste, il progetto durerà un anno e mezzo, proseguendo le attività avviate con il precedente progetto Eduka e puntando a rafforzare la collaborazione transfrontaliera nell'ambito dell'istruzione, con la creazione di strumenti didattici e modelli formativi condivisi, in particolare negli istituti scolastici e nelle università del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. Per questo, si basa su un partenariato di enti italiani e sloveni: il Lead partner è lo SLORI (Istituto sloveno di ricerche), affiancato dalla Società Filologica Friulana, dall’Istituto per lo Studio delle Questioni Etniche, dall’Università di Nova Gorica, dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’Università del Litorale (Capodistria); mentre i partner associati sono l’Ufficio scolastico regionale del FVG, il Ministero per l’Istruzione, la Scienza e lo Sport della Repubblica di Slovenia e l’Area Istruzione, Formazione e Ricerca della Regione Autonoma FVG.
La Filologica ha selezionato undici Istituzioni scolastiche sul territorio regionale, che sono entrate a far parte della Rete di cooperazione transfrontaliera e hanno designato i propri docenti di friulano per partecipare alle attività. Il gruppo formatosi sarà coordinato dagli esperti di Ca’ Foscari e avrà il compito di elaborare materiali didattici originali in lingua friulana con l’ausilio del modello CLIL. Per l’incontro inaugurale, aprirà i lavori Carmel Mary Coonan, professoressa ordinaria presso la Ca’ Foscari di Venezia ed esperta internazionale in didattica delle lingue straniere.
Insieme, l’obiettivo di EDUKA2 è quello di creare un modello transfrontaliero nel campo dell’istruzione, della formazione e della ricerca accademica, facendo della frontiera tra Italia e Slovenia un’opportunità di crescita culturale. 
Fonte
"il Friuli" n. 44 (10 novembre 2017)
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